domenica 16 aprile 2017

Intermezzo alla creazione del Personaggio. Facce, luoghi e dei.




Alypios rimase stupefatto dalla vista della città di Argius.
Anche se si trovava ancora a una distanza considerevole per un uomo a piedi, due elementi caratterizzavano la visuale all’orizzonte: le altissime mure e le pire accese, poste all’esterno, le cui fiamme sembravo toccare il cielo.
Le mura e le guardie non saranno un problema, si ritrovò a pensare il giovane ladro osservando il panorama, sono quei maledetti fanatici di Kadmos e i loro roghi la vera rogna. Sembrano quasi fiutare gli intrusi in anticipo.
A quel punto la leggera brezza proveniente dalla città portò alle narici di Alypios il puzzo della carne bruciata, quasi un monito a non entrare.



Nella fase precedente abbiamo generato il Concetto Base e il Problema dei Personaggi giocanti: come abbiamo detto Arkaikos è un mondo tabula rasa che i giocatori possono riempire con le loro idee.
Sicuramente gli Aspetti creati faranno riferimento (anche indirettamente) a persone, oggetti e divinità...bene è il momento di crearli, utilizzando le seguenti regole.

Innanzitutto tira 4 dadi Fate e si contano quanti + si ottengono, vince chi avrà il maggior numero di +. In caso di parità, sarà perdente chi avrà più dadi con il segno -.
Se persiste lo stallo, deciderà il Master.
Designato il vincitore, questi inizierà, dopo aver scelto una parte dei suoi aspetti che vuole eviscerare, creando un elemento vero e proprio di campagna. Una volta terminato, toccherà al giocatore successivo (seguendo l’ordine orario attorno al tavolo) fino a esaurimento.

Confusi? Non ne dubitavo, ma vediamo se riesco a spiegarmi meglio.
Nel momento in cui si trova davanti al dover creare un elemento di ambientazione, il giocatore deve innanzitutto chiedersi di quale tipo sia. E’ un luogo? Una persona? Un oggetto? Una divinità?
Una volta ben chiaro chi o cosa si deve creare, il giocatore deve seguire le seguenti linee guida.

Un luogo: il giocatore descrive il luogo con uno o al massimo due aspetti che lo rappresentino. Inoltre creare un Talento legato a quel posto (definiamolo Talento Regionale). Questo farà sì che tutti coloro che avranno fra i loro aspetti un riferimento diretto al luogo in questione, potranno utilizzare il suddetto Talento, come se fosse scritto sulla loro scheda. Ciò vale per personaggi giocanti e non.

Una persona: il giocatore descrive la persona definendolo con uno concetto base. Inoltre identifica un’abilità caratterizzante e la scrive.

Un oggetto: il giocatore crea ex-novo l’oggetto suddetto, dontandolo di:

  1. Un aspetto di funzione
  2. Un aspetto di problema, che può essere un suo difetto di funzione, o qualsiasi altra cosa che crei fiction nella partita (ad esempio: I cultisti di Ammon reclamano il suo potere).
  3. Un talento legato all’oggetto.

Una Divinità: il giocatore crea la divinità indicando:

  1. Il Dominio: gli Dei sono forme di realizzazione di concetti e idee. Hanno il potere di incrementare e manifestare elementi legati al loro dominio. Questo aspetto può essere una frase circa una filosofia o un concetto o una parola che rappresenta l'ambito del dio.
  2. L’Atteggiamento: Qual è la naturale disposizione del dio? Come fanno di solito ad ottenere ciò che vogliono? Alcuni dei possono avere il dominio su un ideale violento, ma manifestarsi attraverso come un amico intimo o pazzo puerile. Questo aspetto può essere scritto come uno slogan o un archetipo.
  3. Il Desiderio: Questo aspetto identifica i desideri della divinità, la passione più potente che lo muove.
  4. I Servitori: Gli dei non devono necessariamente agire per conto proprio; a volte hanno aiuto. Animali, persone, o la flora possono essere impregnate con la potenza di un dio per osservare, spiare, o consegnare un messaggio. Questo aspetto descrive una cosa fisica o un gruppo di cose che esistono nel mondo reale.

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